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Il nape piercing: il piercing alla nuca spopola soprattutto tra i giovanissimi

Il piercing al collo, in gergo chiamato anche “nape piercing”, è un trend di origine completamente contemporanea e una delle pratiche più estreme e alternative nel mondo della body modification. Insomma, perfetto per quelli che non vogliono passare inosservati.

Questo tipo di pratica riguarda, in particolare, la perforazione e l’inserimento di un gioiello nella nuca, poiché la parte anteriore del collo è ovviamente poco indicata per un piercing, in quanto troppo delicata e sensibile.

Molti di voi si chiederanno come sia possibile praticare un piercing proprio in quella zona, dimenticando che nell’arte della body modification non esiste quasi nulla di impossibile: oggi è possibile tatuare, forare o modificare praticamente ogni parte del corpo! Comunque, la risposta alla vostra domanda è molto semplice: applicando un dermal piercing!

I dermal piercing potrebbero essere considerati una sorta di evoluzione dei piercing classici e vengono eseguiti su tutte quelle zone del corpo (nuca compresa) per cui non esiste un piercing classico. Ne consegue che questi tipi di gioielli (e le loro sottocategorie, come lo skin driver o i surface piercing) possano essere inseriti veramente ovunque. Perciò, in questo caso non c’è limite alla fantasia!

I microdermal piercing, i tipi di gioielli più indicati per il piercing al collo, sono formati da una piccola piastrina che viene posizionata sottopelle e collegata ad un perno a vite nel quale viene inserito un gioiello, di solito una pallina metallica o un brillantino. In alternativa, è possibile eseguire sulla nuca anche un surface piercing. In questo caso viene inserita sottopelle una barra piatta, che sporge soltanto in parte (questa parte sporgente in genere è costituita da due piccole sfere avvitabili). Con il surface, però, il rischio di rigetto è più alto, per cui il microdermal è il piercing più indicato per il nape. Inoltre, se si desidera emulare un piercing surface senza correre i rischi che potrebbero derivarne, una buona idea potrebbe essere quella di applicare due microdermal vicini, posizionati orizzontalmente sul collo.

Ma attenzione: se il microdermal al collo è certamente molto particolare ed esteticamente affascinante, l’incisione eseguita dietro il collo è rapida e quasi del tutto indolore, si tratta pur sempre di uno dei piercing più invasivi, innanzi tutto perché semipermanente. Questo significa che l’eventuale rimozione dovrà essere eseguita presso uno studio specializzato, in quanto il piercer dovrà estrarre la piastrina sottopelle utilizzando una particolare pinza. Inoltre, i tempi di guarigione sono piuttosto lunghi (circa 6 mesi) e anche dopo la guarigione si dovrà prestare estrema attenzione ogniqualvolta che il piercing verrà a contatto con gli abiti e che si farà la doccia.

Ecco perché, prima di decidere di praticare questo piercing, è fondamentale assicurarsi di essere pronti a prendersene cura. Ma forse è proprio il fatto che non si tratta di un piercing per tutti a rendere il nape un gioiello unico e originale, per veri appassionati insomma!

I gioielli per il microdermal al collo, inoltre, sono completamente intercambiabili, così potrete sfoggiare sulla vostra nuca un brillantino diverso per ogni giorno. L’ideale per quelli che non amano la monotonia: il nostro catalogo di piercing microdermal include un sacco di ricambi in diversi materiali e in tutte le tonalità e le forme. C’è veramente da sbizzarrirsi!